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Alberi Monumentali di Vercelli - il Liquidambar


Chi arriva a Vercelli non può notare tutti i viali alberati che circonda il centro storico. 
Nel Parco Kennedy nei pressi della stazione ferroviaria si trovano molti alberi tra cui i bellissimi e imponenti Liquidambar.

Albero alloctono di origine Americana  (Florida e Messico) utilizzato in Italia come ornamentale a rapido accrescimento.

Le varie specie esistenti:
  • Liquidambar chinensis
  • Liquidambar formosana
  • Liquidambar macrophyll
  • Liquidambar orientalis
  • Liquidambar peregrina
  • Liquidambar styraciflua

Tronco
Colore grigio, divisione in scaglie verticali.

Foglie
Lamina: Palmato-lobate.
Nervature: Rettinervia-Palminervia.
Colore: verde lucido che vira sul giallo.
Margine Fogliare: Seghettato
Apici Fogliari: Accuminati
Disposizione: Foglie opposte.
Caducifoglie.

Questa specie in Italia valore possiede valore commerciale,  negli Stati Uniti Meridionali viene ancora oggi coltivata per la resina, ottenuta con la spremitura della corteccia, che viene impiegata per produrre adesivi, unguenti, profumi e incenso.



il fusto


il frutto



la foglia



 In Piazza S.Eusebio a Vercelli si trova un bellissimo Liquidambar monumentale di circa 200 anni.









Cenni storici


Arrivati ad una stabilità pacifica dalla guerre che hanno devastato la città di Vercelli, considerata di confine piemontese, nel 1747 apparve il primo grande viale, formato da quattro file di platani, noto come "lea vègia" (il suo ultimo avanzo si chiama oggi corso S. Martino); Nel 1760, venne conferito l'incarico ad uno dei più geniali architetti piemontesi, il conte Benedetto Alfieri per la realizzazione dei nuovi viali. Tra il 1803 e il 1814, furono realizzati gli attuali corso Italia, corso De Gregori, piazza Solferino e piazza Mazzini. Infine, con la messa a dimora di trecento alberi, fu delineata quella che poi, dopo varie modificazioni, diverrà piazza Camana.

I due esemplari

I due esemplari di liquidambar sono alti rispettivamente 28 m e 20 m ed hanno un diametro di 4,70 m e 3,40 m; entrambi hanno un'età presunta di 200 anni circa. Il più grande dei due esemplari ha un bell'aspetto imponente ed una chioma regolare con un lieve sbilanciamento in direzione del sagrato del Duomo, il tronco si dirama in tre grandi branche primarie. Il secondo ha il tronco che si divide in quattro branche primarie.


Per vedere tutte le varianti di questo albero seguite questo link.


fonti: wikipedia, Regione Piemonte 1 2, R.Ordano,
foto: M.Berri

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